Domanda:
sapete come sono suddivise e a che peso si associano le categorie nella boxe?
anonymous
2006-11-07 03:32:32 UTC
ad esempio..mosca fino a ... kg ..piuma fino a ...kg
10 punti subito alla risposta piu precisa...grazie
Quattro risposte:
edikante
2006-11-07 03:48:55 UTC
Dilettanti



Mini Mosca fino a 48 kg

Mosca fino a 51 kg

Gallo fino a 54 kg

Piuma fino a 57 kg

Leggeri fino a 60 kg

Super Leggeri fino a 63,5 kg

Welter fino a 67 kg

Super Welter fino a 71 kg

Medi fino a 75 kg

Medio Massimi fino a 81 kg

Massimi fino a 91 kg

Super Massimi oltre a 91 kg



Professionisti



Mosca fino a 50,802 kg

Super Mosca fino a 52,163 Kg

Gallo fino a 53,525 Kg

Super Gallo fino a 55,338 Kg

Piuma fino a 57,152 Kg

Super Piuma fino a 58,967 Kg

Leggeri fino a 61,237 Kg

Super Leggeri fino a 63,503 Kg

Welter fino a 66,678 Kg

Super Welter fino a 69,853 Kg

Medi fino a 72,574 Kg

Super Medi fino a 76,204 Kg

Medio Massimi fino a 79,378 Kg

Massimo Leggeri fino a 86,183 Kg

Massimi oltre 86,183 Kg
Debra
2017-03-05 09:29:27 UTC
Anche io, come tanti altri, mi son trovata nella condizione di dover perdere peso repentinamente e ho trovato una soluzione in questo programma http://FattoreBruciaGrasso.gelaf.info/?18Fu. Come dimagrire velocemente mi sono chiesta? La situazione è quella classica: evento importante, abito che deve calzare a pennello, ovviamente un po’ di pancetta e di rotolini da eliminare
PopCoc
2006-11-07 03:43:33 UTC
minimosca (48 kg per i dilettanti e 49 per i professionisti); mosca (51 kg per entrambi); gallo (54 e 53,5 kg); piuma (57 per entrambi); superpiuma (59 solo per i professionisti); leggeri (60 e 61 kg); superleggeri (63,5 kg per entrambi); welter (67 e 66,6 kg); medi (75 e 72,5 kg); mediomassimi (81 e 79 kg); massimi leggeri (86 kg solo per i professionisti); massimi (91 e oltre 86 kg); supermassimi (oltre 91 kg solo per i dilettanti). Gli incontri di pugilato vengono disputati su 3 riprese della durata di 2 minuti ciascuna per i dilettanti, mentre i professionisti si affrontano in 6-12 riprese di 3 minuti ciascuna: in entrambi i livelli le pause tra le riprese sono di un minuto.
anonymous
2006-11-07 03:49:59 UTC
Le origini del pugilato risalgono all'antichità. Alcuni incontri famosi sono descritti nell'Iliade e nell'Eneide. I combattenti usavano proteggersi le mani con lacci di cuoio rinforzati con placche di piombo.

Il pugilato iniziò a far parte del programma olimpico nel 668 a.C. e la letteratura tramanda i nomi dei vincitori delle olimpiadi su un arco di tempo di oltre un millennio. Non erano previste categorie di peso e pertanto la disciplina, a livello agonistico elevato, era riservata a soggetti di taglia notevole.



Il pugilato era presente anche nella Roma antica. Il combattimento terminava con la resa di uno dei due contendenti; le ferite gravi e anche la morte erano accettate non essendo dovute a malvagità, ma semplicemente alla superiorità tecnica e atletica.



Bisogna giungere al 1719 per vedere nascere a Londra una scuola moderna di pugilato. Nello stesso anno un certo James Figg si autodichiarò campione di boxe avendo vinto 15 combattimenti e non trovando nessun avversario che avesse il coraggio di sfidarlo. Figg aveva un corpo di atleta, era alto 1.84 cm e pesava 84 kg. Al tempo non si parlava di boxe ma di "nobile arte della difesa". Naturalmente, oltre al sapersi difendere, a scuola si imparava anche come far valere i propri diritti, i quali erano meglio difesi dopo abbondanti mescite di birra e gin. Non esistevano regole di combattimento e i pugilatori lottavano a mani nude.

Il successore sul trono di Figg, certo Jack Broughton, propose nel 1743 un codice di regole che includevano: l'identificazione di un ring delimitato da corde, la presenza di due secondi che potessero assistere il pugilatore, l'identificazione di un arbitro per il giudizio e di un altro arbitro che controllasse il tempo. Inoltre venivano indicati i colpi vietati e cioè: colpi portati con la testa, coi piedi e le ginocchia e i colpi sotto la cintura. Era inoltre prevista la sospensione dell'incontro per 30 secondi quando uno o entrambi i pugilatori erano a terra; trascorsi i 30 secondi si contavano 8 secondi: chi non era in grado di riprendere era sconfitto. Non vi era però limite alla durata dei combattimenti. Era inoltre regola che si facessero scommesse e gli stessi pugilatori scommettevano su se stessi.

Famoso il caso di Johnson Jackling che, forte della sua superiorità, nella seconda metà del 1700 si arricchì grandemente puntando sempre su se stesso. Morì però in povertà, dopo aver suscitato entusiasmi enormi e sperperato la sua fortuna.



Nel 1825 si svolse il primo incontro tra un campione britannico, Sayer, e un campione americano, Heenan. Finì dopo 42 riprese con un'invasione di campo da parte della folla, la fuga dell'arbitro e un verdetto di parità che calmò parzialmente gli animi degli spettatori. L'ambiente delle scommesse avvelenava progressivamente il pugilato e i verdetti risentivano della mancanza di regole certe cui gli arbitri potessero rifarsi. Furono quindi scritte regole, per merito soprattutto del marchese di Queensberry, che aprirono la porta al pugilato moderno. Venivano introdotte tre categorie di pesi (massimi, medi e leggeri); veniva stabilito il conteggio dei 10 secondi per il KO e l'obbligo per l'atro pugile di allontanarsi senza colpire il pugile caduto, anche se questo aveva solo un ginocchio a terra. Erano obbligatori guanti nuovi. La durata delle riprese era fissata in 3 minuti, con un intervallo di 1 minuto; rimaneva fluttuante il numero delle riprese che veniva lasciato alla contrattazione tra i pugili. Tuttavia, era facoltà dell'arbitro prolungare l'incontro sino a che non fosse manifesta l'inferiorità di uno dei due contendenti. Rimaneva quindi il concetto che il perdente era colui che soccombeva, soluzione quindi molto prossima a quella del KO.



Bisogna arrivare ai primi del 1900 per la creazione di altre categorie (medio-leggeri, piuma, gallo, mosca e medio-massimi) e per limitare la durata degli incontri: 20 riprese, 15 per gli incontri validi per titoli europei e mondiali, 12 per titoli nazionali. Limitando la durata dell'incontro, si imponeva la necessità di individuare criteri per la vittoria ai punti.


Questo contenuto è stato originariamente pubblicato su Y! Answers, un sito di domande e risposte chiuso nel 2021.
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